Meno istituti d’impiego – i limiti ai riconoscimenti funzionano

Uno sguardo agli istituti d’impiego

A seconda delle loro dimensioni, gli istituti d’impiego possono mettere a disposizione più o meno posti.  Il CIVI controlla regolarmente il carico di lavoro dei singoli istituti per Cantone e area di attività. Se ci sono già abbastanza posti d’impiego, non riconosce nuovi istituti. Vengono riconosciuti come nuovi istituti quelli che offrono impieghi in uno dei programmi prioritari del servizio civile. La tendenza verso un numero inferiore di istituti d’impiego ha quindi caratterizzato anche il 2021. Il CIVI fa sempre attenzione a mantenere un certo numero di posti d’impiego in esubero in modo tale che gli impieghi del servizio civile non vadano né a minare posti di lavoro retribuiti già esistenti né ad alterare le condizioni concorrenziali. I civilisti continuano ad avere a disposizione sufficienti possibilità d’impiego.

Istituti d’impiego e posti d’impiego

ispezioni
istituti d’impiego in meno

Ispezioni

Il personale specializzato dei Centri regionali verifica che gli istituti d’impiego e i civilisti rispettino tutte le disposizioni legali e amministrative al momento effettivo dell’impiego. Durante queste ispezioni, le parti interessate vengono intervistate individualmente.

Nel 2021 il CIVI è nuovamente riuscito a effettuare più ispezioni, anche se, come già accaduto nell’anno precedente, la pandemia di COVID-19 ha influenzato sia il numero che la distribuzione delle ispezioni annunciate e non annunciate. Nonostante le restrizioni legate alla situazione contingente, la verifica dell’esecuzione del servizio civile conforme alle disposizioni legali è stata garantita, anche grazie alla flessibilità degli istituti d’impiego.

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